PROVINCIA DI SALERNO

SALERNO CAPOLUOGO DI PROVINCIA



 

La Provincia di Salerno, quale segno distintivo, ha un proprio stemma e un proprio gonfalone. Lo stemma è costituito dalla Croce di Amalfi, nota anche come Croce di Malta; ottagona, di colore bianco su sfondo blu. Essa, con le sue punte, simboleggia le beatitudini teologali secondo San Matteo (anche Patrono della città di Salerno, capoluogo di Provincia). Lealtà, Pietà, Franchezza, Coraggio, Gloria ed onore, Disprezzo della morte, Solidarietà verso i poveri ed i malati, Rispetto per la Chiesa, l’Eternità. Con la Croce di Amalfi si intende esaltare il processo di integrazione e lo spirito di accoglienza, assistenza ed ospitalità, tipici del popolo della Provincia di Salerno, che ha saputo fissare leggi e consuetudini di grande valore per la comprensione tra uomini e popoli diversi, per il superamento delle divisioni nazionali, razziali ed ideologiche, per la tutela delle minoranze etniche e linguistiche. Il gonfalone riproduce in campo azzurro lo stemma sormontato dalla scritta semicircolare “Provincia di Salerno” e si completa con il nastro tricolore (verde, bianco e rosso) annodato al di sotto del puntale.

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La città di Salerno è il capoluogo di Provincia della Campania, avendo una provincia che comprende 158 comuni e che affacciata sul Mar Tirreno, confina a nord-ovest con la provincia di Napoli, a nord con la provincia di Avellino,ad est con la Basilicata (provincia di Potenza). La parte a nord del capoluogo comprende la fascia costiera (la Costiera Amalfitana).Proseguendo verso est si trova il capoluogo,che affaccia appunto sulla piana di Paestum,da cui dista 40 chilometri. Infine, a sud, oltre il fiume Sele che attraversa l'agro,la vasta area del Cilento,che forma la Lucania storica,territorio montuoso e verdeggiante,ma di grande fascino paesaggistico perchè offre il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.A est del capoluogo c'è l'Appennino campano e il confine con la provincia di Avellino, cui è collegata attraverso la valle dell'Irno (il fiume da cui prese probabilmente nome il capoluogo).Sempre al confine con gli appennini,verso sud,si apre il Vallo di Diano dove è possibile ammirare la Certosa di Padula e le Grotte di Pertosa.

Antica Provincia di Salerno
Antica Provincia di Salerno

Sede di insediamenti preistorici, la provincia di Salerno conobbe un primo, formidabile sviluppo culturale ad opera di invasori orientali, Focei e Greci. I primi fondarono una città alla foce dell'Alento, oggi in territorio di Ascea, poi conosciuta come Elea e successivamente Velia, che con la successiva colonizzazione greca ospitò una delle maggiori scuole filosofichepresocratiche, la scuola Eleatica resa celebre dalle speculazioni di Parmenide e Zenone, il cui paradosso dovette aspettare il calcolo infinitesimale di Leibniz-Newton per essere confutato, più di due millenni più tardi. I secondi fondarono invece, alla foce del Sele in territorio di Capaccio, Poseidonia, oggi nota col nome romano di Paestum. Le vestigia dei suoi formidabili templi rivaleggiano in bellezza e condizioni di conservazione con quelle della Valle dei Templi di Agrigento e la Selinunte della Sicilia Occidentale, e sono tra le più importanti testimonianze architettoniche giunte fino a noi dalla Magna Grecia. I templi, all'epoca ancor più affascinanti perché circondati da paludi malariche, furono poi meta prediletta dei viaggiatori del Grand Tour ottocentesco, così importante nella cultura europea, finendo per essere raffigurati (e narrati) dai maggiori artisti e letterati del tempo. In epoca medievale, Salerno fu centro benedettino di assoluto rilievo, e prima ancora ebbe un ruolo fondamentale e propulsivo in quel processo di renovatio imperi che portò la cultura longobarda a riproporre in Italia istituzioni e conoscenze dell'epoca romana fino a culminare nella fondazione del Sacro Romano Impero da parte di Carlo Magno, che del principe longobardo salernitano Arechi II fu cognato (avendo entrambi sposato figlie del re lombardo Desiderio).  * Fonte Wikipedia


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